giovedì 14 aprile 2016

Referendum sulle trivellazioni


Oggi cerchiamo di capire che cos'è un referendum e su che cosa è chiesto ai cittadini aventi diritto di voto, di esprimere il proprio parere.


Spot informativo sul Referendum del 17 aprile

Questo è un esempio di scheda elettorale sulla quale gli elettori esprimeranno il proprio parere.



La parola ABROGARE significa, in riferimento a norme giuridiche, ANNULLARE, CANCELLARE, RITIRARE una legge con un atto di pubblica autorità detto abrogazione.


Con un Referendum, lo Stato chiede ai propri cittadini elettori (che hanno compiuto i 18 anni), di esprimere con un Sì o con un NO il proprio parere relativo a singole questioni. 

Il referendum è uno strumento di democrazia diretta, che consente agli elettori di pronunciarsi senza nessun intermediario su un tema specifico oggetto di discussione.




Perché il Referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% +1 degli aventi diritto al voto.



Chi può votare?














L'articolo 48 della costituzione italiana afferma che:
"Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge »




Se vince il Sì: 
viene  abrogata (cancellata) la norma che prevede l’estensione della concessione alle attività estrattive fino ad esaurimento del giacimento. Quindi, se vince il si, allo scadere del permesso, le trivelle si fermano anche se il giacimento non è esaurito. 


Se vince il NO: 
resta in vigore la norma introdotta dal Governo con la Legge di Stabilità 2016 che prevede l’estensione automatica delle attività estrattive fino ad esaurimento del giacimento, solo per le trivelle situate entro le dodici miglia nautiche dalla costa.



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