martedì 16 aprile 2019


Giovedì siamo andati al museo di Arte Preistorica di Pinerolo perché stiamo studiando la preistoria.  A me è piaciuto il laboratorio perché la guida ci ha dato una pietra incisa e anche un foglio di plastica trasparente che noi abbiamo messo sopra e dove era inciso dovevamo fare dei puntini con il pennarello. (Cecilia)
La sala che mi è piaciuta di più è stata quella dell'Arte perché c'erano le incisioni fatte sulla pietra. Ogni incisione aveva un simbolo. (Caterina)                                     La cosa che mi è piaciuta di più è stata vedere le armi, tra cui c'erano le lance e l'arco. Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è stata il laboratorio dove abbiamo inciso su un foglio nero. (Gabriele)
In una sala c'era la statua di Venere che veniva usata per dei rituali propiziatori. La sotterravano e speravano che accadesse qualcosa. La cosa che ho preferito è stato il laboratorio dove abbiamo inciso su un foglio un disegno usando un chiodo. E' stato bellissimo! (Asia)
Nella prima sala c'era l'arco di precisione, per cacciare gli animali più piccoli; invece la lancia di forza veniva usata per uccidere i Mammuth, animali più grandi. Abbiamo visto anche dei teschi che appartenevano a degli ominidi di tanto tempo fa. (Elisa)



Abbiamo girato tante stanze e la guida ci ha fatto vedere tanti oggetti e quelli che mi sono piaciuti di più sono state le armi. Queste sono l'arco, la lancia e l'ascia che sono ovviamente in legno e pietra. Visitare questo museo è stato bellissimo!!! (Samuele)
C'era tutta una stanza dedicata alle incisioni che facevano gli uomini del passato (ovviamente erano riproduzioni). Il chopper serviva per raschiare la carne dalle ossa e veniva costruito dall'Homo Habilis. (Cesare)
Visto che l'Australopiteco era un raccoglitore e non costruiva nessun genere di oggetto non poteva spaccare il guscio delle noci quindi le mangiava con i gusci. Le masticava molto perché erano dure quindi i muscoli della mascella si allargarono e all'interno della testa si formò una specie di cresta ossea che teneva i muscoli. E' stato interessante scoprire come e perché si formò la cresta dell'Australopiteco Robustus. (Giorgio)
Siamo entrati in una stanza dove c'erano i teschi di ominidi, poi siamo andati in un'altra stanza dove c'erano le incisioni e un albero tagliato. La guida ci ha detto che gli anelli che aveva indicavano quanti anni aveva. (Thomas)
La cosa che mi è piaciuta di più è stato il laboratorio che la guida ci ha fatto fare. Prima abbiamo osservato in una sala le incisioni poi  abbiamo provato a farle noi. (Giorgiana)

Storie...alterate!

L'OMONE CON I BAFFI
C'era una volta un OMONE che non voleva mai tagliarsi i BAFFONI. Un giorno si guardò allo specchio e vide che i suoi BAFFONI erano così lunghi che percorrevano tutto il corridoio della sua CASONA. Allora disse: <<Ho deciso, andrò dal parrucchiere questo pomeriggio, tanto non sono impegnato.>> E così andò dal parrucchiere e tornò alla sua CASONA tutto contento.
Giorgiana 



LA STORIA RASATA
Nella lontana collinuccia c'era una CASONA, in cui viveva un grande OMONE e un piccolo gattino.
Un giorno l'OMONE e il gattino uscirono a fare una passeggiatina nel boschetto. Ve lo posso dire?
L'omone aveva delle scarpacce brutte, ma proprio brutte! Che neanche te le sogni!
Un lunedì il gattino si infilò nella scarpa e...svenne.
Si svegliò appena in tempo perché l'OMONE si stava, appunto, mettendo le scarpe perché doveva andare dal parrucchiere per farsi accorciare i suoi lunghi BAFFONI. Quando l'OMONE uscì dal negozio della parrucchiera lei dovette pulire per due settimane, tanto erano lunghi i baffi.
Quando tornò a casa trovò il gattino che a sorpresuccia rasò la testa dell'OMONE, a questo punto l'OMONE fece lo stesso col gatto e vissero tutti felici e...rasati!

Cesare, Giorgio, Thomas

LA CASETTA IN MONTAGNA
Sono andata in montagna e ho visto una casetta con dentro uno sgabellino carino.
Poi sono entrata nella casetta e mi sono seduta sullo sgabellino e ho letto un libricino. Dopo sono andata a vedere il cortilaccio con un gattaccio che leggeva un libretto vicino a un fiorellino.
Elisa e Cecilia

LA NUVOLETTA
C'era una volta una bambinetta di nome Asia che guardava dalla sua stanzetta una bellissima nuvoletta. Così dopo un po' di tempo chiese alla mammina se poteva andare fuori con il suo pupazzetto a guardare le nuvole. Uscì e dopo essersi sdraiata iniziò a guardare le nuvolette. Ad un certo punto arrivò la mammina e la nuvoletta si trasformò in un cuoricino con la faccina.
Asia

UN OMONE CHE SPACCA TUTTO
C'era una volta un OMONE con i BAFFONI molto lunghi a cui piaceva spaccare gli alberi della foresta. Ad un certo punto all'OMONE va a parlare il sindaco ma l'OMONE non sentiva il sindaco perché era troppo alto. Il sindaco dopo un po' si stufò e prese la mazza ma nemmeno funzionò. Però si trovò in un campo di fiorellini simpatici e si mise a raccoglierli tutti. Così il sindaco e l'OMONE diventarono amici e andarono a mangiare il panino alla carne e alla maionese e vissero felici e sazi.
Caterina, Gabriele, Filippo