sabato 28 dicembre 2013

STORIE E POESIE DI NATALE

5/12/2013
  LA VIGILIA DI NATALE
E' LA VIGILIA DI NATALE
ED E' ACCADUTO UN EVENTO SPECIALE,
A BABBO SI E' ROTTA LA SLITTA
E LA NEVE E' MOLTO FITTA,
LE RENNE NON SANNO COSA FARE

E PER DI PIU' NON RIESCONO A VOLARE,
BABBO NATALE E' DISPERATO
E AI SUOI FOLLETTI NON HA REGALATO
IL REGALO CHE AVEVA PREPARATO
CHE CONTIENE IL CIOCCOLATO.

                               Linda e Aida


IL NATALE PIU'  BELLO
TRA POCO  E'  NATALE,
PRESTO  ARRIVA BABBO NATALE,
CON  LA SLITTA E LE RENNE E' SPAZIALE,
PORTA REGALI A TUTTI I BAMBINI,
BRAVI, BELLI E BIRICHINI,
I GIOCATTOLI POSERA'
E SOTTO L' ALBERO LI METTERA'
ANDRA' IN TUTTO IL MONDO
E GIRERA'  TONDO  TONDO,
IN UNA NOTTE DOVRA' PASSARE
E TUTTI I BAMBINI DOVRA' ACCONTENTARE.                                                                                Giulia A.

venerdì 20 dicembre 2013

Storia completa di Natale

ECCO LA STORIA DI NATALE DELLA SCUOLA DI BURIASCO 

PRIMA PUNTATA


Era un giorno 
d'inverno. Il Natale era vicino.
I bimbi erano contenti e felici, mentre  aspettavano Natale, pattinavano, giocavano con la neve, andavano  sul bob e facevano l'albero di Natale.
Intanto...
CLASSE PRIMA

La classe seconda prosegue nel racconto:


SECONDA PUNTATA

Intanto i folletti di Babbo Natale stavano completando il loro giro di raccolta delle lettere per Babbo Natale. Scivolavano veloci sulle loro slitte su e giù dalle colline di neve. Ma, giocando e ridendo, non si accorsero che da un sacco era caduta una lettera.
Rotola, rotola giù dalla collina la lettera arriva...

CLASSE SECONDA

La classe terza continua...
                  
TERZA   PUNTATA
Rotola rotola giù dalla collina la lettera arriva...
nella tana di una volpe  che voleva sapere cosa c'era scritto.
Però, non sapendo leggere, si incammina verso un albero magico pieno di  addobbi natalizi che forse avrebbe potuto aiutarla a decifrare la lettera.
Intanto si fece notte ma la volpe, pur faticando non aveva ancora raggiunto l'abete magico.

Iniziò a sentire degli strani rumori e spaventata

 si nascose dietro un abete ma...
CLASSE TERZA



E la classe quarta aggiunge ...


All’improvviso il rumore si fece più chiaro: era l’ululato dei lupi.
Tre lupi si avvicinarono alla volpe e decisero di aiutarla a portare la lettera all’ abete magico.
Così le indicarono una scorciatoia che passava in una galleria magica sotterranea.
All’uscita della galleria la volpe vide in lontananza un fascio di luci con sopra una stella: era l’abete magico. Per raggiungerlo la volpe e i tre lupi camminarono ancora per mezz’ora.

Poi finalmente l’ abete magico riuscì a decifrare la lettera. Era di una bambina inglese e diceva:” Caro Babbo Natale, vorrei tanto incontrarti e volare con te sulla tua slitta la notte di Natale”.
I lupi e la volpe ringraziarono l’abete e decisero di consegnare la lettera a Babbo Natale. Ma come potevano fare per raggiungerlo? Proprio mentre erano sulla via del ritorno si addormentarono nella galleria sotterranea.
Al risveglio la volpe si trovò per magia nel laboratorio di Babbo Natale, gli consegnò la lettera e lui le disse:” Poiché sei stata così generosa, dimmi cosa desideri”.
Vorrei poter diventare una delle tue renne” disse la volpe .
Babbo Natale esaudì il desiderio della volpe con la sua polvere magica e aggiunse : “ Cara volpe da questo Natale ogni anno diventerai una delle mie renne, ma attenta, nel viaggio di ritorno la magia svanirà: tu sarai di nuovo volpe, cavalcherai la renna Rudolph e con i tuoi occhi illuminerai la strada, proprio come fa Rudolph con il suo naso”.
CLASSE QUARTA

La classe quinta conclude...

Era ormai la vigilia di Natale e stava per scoccare la mezzanotte.
Babbo Natale si doveva affrettare a partire per portare i doni ai bambini di tutto il mondo.
Willy, il capo degli elfi, stava terminando di preparare la slitta con i regali per il viaggio. Helizabeth, una bambina di Londra, aveva espresso nella lettera a Babbo Natale il suo più grande desiderio, ma ormai non ci sperava già quasi più… quando all’improvviso un bagliore illuminò la finestra della sua camera.
Babbo Natale entrò e le disse: “ The fox gave to me your letter. This night you can fly with me. Oh! Oh! Oh!”
Helizabeth si trovò magicamente sulla slitta di Babbo Natale, che partì mentre iniziava a nevicare e una dolce musica faceva da sottofondo.
Ma nell’allontanarsi da Londra, la slitta perse il segnale elfico che le permetteva di orientarsi e finì in una grossa nube.
Per fortuna la volpe con i suoi occhi di fuoco riuscì a ritrovare la strada, aiutata anche dai bagliori dell’albero magico.
Usciti dalla nube, Willy passò i regali a Babbo Natale che li consegnò uno ad uno.
Intanto Helizabeth si era addormentata sulla spalla di Babbo Natale.
Finita la consegna Babbo Natale la riportò nel suo letto.
Poco dopo Helizabeth sentì la sua mamma che la chiamava.
Era il giorno di Natale, Helizabeth pensava che fosse stato tutto un sogno, ma corse ad aprire i regali e trovò in un bel pacco rosso, la foto di Babbo Natale, con lei, la renna, l’elfo e il campanellino che la volpe portava al collo mentre era renna.
Così si rese conto di aver viaggiato veramente con Babbo Natale.
CLASSE QUINTA

giovedì 19 dicembre 2013

Buon Natale a tutto il mondo!

Merry  Christmas

Feliz Navidad

Fericit   Cràciun

Bon Natal

Frohliche Weihnachten

Buon Natale

Mele  kalimaka 


storia di Natale quinta

LA CLASSE QUINTA CONCLUDE...

Era ormai la vigilia di Natale e stava per scoccare la mezzanotte.
Babbo Natale si doveva affrettare a partire per portare i doni ai bambini di tutto il mondo.
Willy, il capo degli elfi, stava terminando di preparare la slitta con i regali per il viaggio. Helizabeth, una bambina di Londra, aveva espresso nella lettera a Babbo Natale il suo più grande desiderio, ma ormai non ci sperava già quasi più… quando all’improvviso un bagliore illuminò la finestra della sua camera.
Babbo Natale entrò e le disse: “ The fox gave to me your letter. This night you can fly with me. Oh! Oh! Oh!”
Helizabeth si trovò magicamente sulla slitta di Babbo Natale, che partì mentre iniziava a nevicare e una dolce musica faceva da sottofondo.
Ma nell’allontanarsi da Londra, la slitta perse il segnale elfico che le permetteva di orientarsi e finì in una grossa nube.
Per fortuna la volpe con i suoi occhi di fuoco riuscì a ritrovare la strada, aiutata anche dai bagliori dell’albero magico.
Usciti dalla nube, Willy passò i regali a Babbo Natale che li consegnò uno ad uno.
Intanto Helizabeth si era addormentata sulla spalla di Babbo Natale.
Finita la consegna Babbo Natale la riportò nel suo letto.
Poco dopo Helizabeth sentì la sua mamma che la chiamava.
Era il giorno di Natale, Helizabeth pensava che fosse stato tutto un sogno, ma corse ad aprire i regali e trovò in un bel pacco rosso, la foto di Babbo Natale, con lei, la renna, l’elfo e il campanellino che la volpe portava al collo mentre era renna.
Così si rese conto di aver viaggiato veramente con Babbo Natale.
CLASSE QUINTA

Storia di Natale

E LA CLASSE QUARTA PROSEGUE NEL RACCONTO...


All’ improvviso il rumore si fece più chiaro:era l’ululato dei lupi.
Tre lupi si avvicinarono alla volpe e decisero di aiutarla a portare la lettera all’ abete magico.
Così le indicarono una scorciatoia che passava in una galleria magica sotterranea.
All’uscita della galleria la volpe vide in lontananza un fascio di luci con sopra una stella:era l’ abete magico. Per raggiungerlo la volpe e i tre lupi camminarono ancora per mezz’ ora.

Poi finalmente l’ abete magico riuscì a decifrare la lettera. Era di una bambina inglese e diceva:” Caro Babbo Natale, vorrei tanto incontrarti e volare con te sulla tua slitta la notte di Natale”.
I lupi e la volpe ringraziarono l’abete e decisero di consegnare la lettera a Babbo Natale. Ma come potevano fare per raggiungerlo? Proprio mentre erano sulla via del ritorno si addormentarono nella galleria sotterranea.
Al risveglio la volpe si trovò per magia nel laboratorio di Babbo Natale, gli consegnò la lettera e lui le disse:” Poiché sei stata così generosa, dimmi cosa desideri”.
Vorrei poter diventare una delle tue renne” disse la volpe .
Babbo Natale esaudì il desiderio della volpe con la sua polvere magica e aggiunse : “ Cara volpe da questo Natale ogni anno diventerai una delle mie renne, ma attenta, nel viaggio di ritorno la magia svanirà: tu sarai di nuovo volpe, cavalcherai la renna Rudolph e con i tuoi occhi illuminerai la strada, proprio come fa Rudolph con il suo naso”.
CLASSE QUARTA

venerdì 6 dicembre 2013

LA STORIA DI NATALE

La classe terza prosegue nel racconto:
                  
TERZA   PUNTATA
Rotola rotola giù dalla collina la lettera arriva...
nella tana di una volpe  che voleva sapere cosa c'era scritto.
Però, non sapendo leggere, si incammina verso un albero magico pieno di  addobbi natalizi che forse avrebbe potuto aiutarla a decifrare la lettera.
Intanto si fece notte ma la volpe, pur faticando non aveva ancora raggiunto l'abete magico.
Iniziò a sentire degli strani rumori e spaventata
 si nascose dietro un abete ma...






La classe seconda prosegue nel racconto:


SECONDA PUNTATA

Intanto i folletti di Babbo Natale stavano completando il loro giro di raccolta delle lettere per Babbo Natale. Scivolavano veloci sulle loro slitte su e giù dalle colline di neve. Ma, giocando e ridendo, non si accorsero che da un sacco era caduta una lettera.
Rotola, rotola giù dalla collina la lettera arriva...

CLASSE SECONDA

giovedì 5 dicembre 2013

LA STORIA DI NATALE

Quest'anno, per Natale abbiamo deciso di fare una storia a puntate con tutta la scuola. 
La classe prima ha iniziato la storia.


PRIMA PUNTATA


Era un giorno 
d'inverno. Il Natale era vicino.
I bimbi erano contenti e felici, mentre  aspettavano Natale, pattinavano, giocavano con la neve, andavano  sul bob e facevano l'albero di Natale.
Intanto...
CLASSE PRIMA

lunedì 2 dicembre 2013

IL PAESAGGIO TRASFORMATO

Quest'anno in geografia abbiamo parlato di paesaggi, ambienti e territori, perciò la maestra ci ha dato delle cartoline e noi dovevamo immaginare  com'era il paesaggio molti anni fa.
Così mettendo insieme tutti i momenti abbiamo costruito un libro.
Ecco i nostri libri dei PAESAGGI TRASFORMATI
































A shape Christmas

Cercando delle belle immagini di Natale, ho trovato questo Calendario dell'Avvento fatto da disegnatori  di tutto il mondo ai quali è stato chiesto di realizzare un disegno natalizio partendo da una forma
Aspettiamo insieme il Natale scoprendo quali opere hanno prodotto:
1 dicembre
"Pizza eater "
by Brandon James Scott

2 dicembre
"He loves Christmas"
by Chris Madden

3 dicembre
"I like being up side down"
Katie Daugherty














mercoledì 20 novembre 2013

Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini

20 novembre 2013


VISITA AL MUSEO ETNOGRAFICO DI PINEROLO


Ieri siamo andati al museo Etnografico di Pinerolo, abbiamo visto tanti oggetti antichi. Il museo era pieno zeppo di stanze,  la stanza del mulino, della fucina e di tante altre cose.

Andrea

IL   FALEGNAME              

IERI  SIAMO  ANDATI  AL  MUSEO  ETNOGRAFICO   PERCHE'   NOI  STIAMO   FACENDO  LA VITA DEI NONNI.
LA NOSTRA GUIDA SI CHIAMA EMANUELA E CI HA  FATTO VEDERE LA CASA DEL FALEGNAME E ANCHE GLI STRUMENTI  CHE USAVA:  COME IL COMPASSO, MARTELLO, COLTELLO A DUE MANICI , MORSETTO E TANTI ALTRI STRUMENTI. 
USAVA QUESTI STRUMENTI  PER FARE OGGETTI IN LEGNO.
CI HA SPIEGATO  CHE IL FALEGNAME USAVA UNO STRUMENTO PER INCOLLARE LE COSE: TU METTEVI  UN PEZZO DI LEGNO  LUNGO  E POI   METTEVI  LA COLLA,  L' ALTRO  PEZZO SOPRA E STRINGEVI I CHIODI  GIGANTI  E TI INCOLLAVA IL PEZZO.
CHIARA , FRANCESCO D.,  ILARIA  





Quando siamo entrati al Museo Emanuela, la nostra guida, ci ha detto che il museo era molto grande e così abbiamo visitato solo la seconda parte, cioè i mestieri al tempo dei nostri nonni. Ma poi siamo andati a fare un giro nella prima parte a vedere gli ambienti della casa.Ai tempi dei nonni le camere da letto erano anche un ambiente della casa. I letti erano più piccoli e non c'erano le lampade con la luce elettrica ma se gli serviva la luce usavano le candele o le lampade a petrolio. La cucina aveva un camino e vicino alla cucina c'era la stalla dove vivevano gli animali. Il bagno non era in casa perciò c'era un buco nel prato dove facevano i propri bisogni dentro.
Aida, Linda, Eric, Gabriele





IL FABBRO
Emanuela ci ha anche spiegato come lavorava il fabbro e che strumenti usava. Il fabbro lavorava in una fucina. Vicino alla fucina c'era un fiume dove c'era una ruota che girava, c'erano delle cinghie che giravano e facevano funzionare i magli che erano dei grossi martelli che battevano sul ferro. Nella fucina c'erano anche dei forni perché il ferro prima di essere lavorato deve essere scaldato, dopo averlo lavorato bisogna farlo raffreddare nell'acqua sennò scotta. Avevano anche degli incudini per battere sul ferro caldo.
Il fabbro aveva la mola, uno strumento che non funzionava ad elettricità. C'era una manopola che il fabbro girava e affilava i coltelli, visto che i coltelli facevano un po' di scintille, c'era un barattolo d'acqua che scendeva sopra le scintille.
Matteo, Noemy, Giovanni, Francesco V.


IL VITICOLTORE
La nostra guida che si chiamava Emanuela ci ha fatto vedere come lavorava il viticoltore e gli strumenti che usava.
Ci ha spiegato che il viticoltore pianta le vigne e in tutte le stagioni fa qualcosa per la vigna e per fare il vino. Usava molti oggetti come le cesoie o i seghetti per potare e il torchio per pigiare i grappoli d'uva. L'ammostatoio, veniva usato per schiacciare la schiuma. Il viticoltore per legare i rami della pianta della vite usava i rami del salice che sono molto flessibili. Ci ha anche detto che le viti avevano tre malattie e per questo il viticoltore deve dare lo zolfo e il verderame alla pianta per proteggerla. Alla fine abbiamo fatto un bellissimo gioco sul lavoro del viticoltore.


Lorenzo, Alessandro, Alice, Giulia P.

lunedì 18 novembre 2013

Geometria nell'orto

Dopo aver tracciato le file belle diritte per la semina del grano, ci siamo divertiti a disegnare l'esperienza sia sul nostro quaderno di geometria, sia al computer, con un programma che si chiama GeoGebra.


Disegno sul foglio quadrettato
Cosa abbiamo ottenuto nell'orto


Rappresentazione dell'esperienza con GeoGebra