giovedì 28 febbraio 2019

Storia di Mazengo

Ieri in classe sono venute due volontarie del CUAM: Bianca e Luciana.
Ci hanno raccontato la storia di un bambino che si chiama Mazengo e che vive in Tanzania. Anche loro hanno vissuto un po' in Africa per aiutare i bambini a stare in buona salute. Ci hanno anche portato degli oggetti usati in quel paese.  
I bambini costruiscono oggetti come la palla. la costruiscono con pezzi di stoffa, plastica e poi la cuciono a mano da soli. Si divertono tutti insieme.
 
 

In quel paese non possono  comprarsi i giochi quindi i bambini,
intrecciando foglie di mais, costruiscono bambole e con delle lattine realizzano delle  macchinine.





Verso la fine della mattinata Luciana e Bianca ci hanno fatto una sorpresa. Siamo usciti dalla classe e loro hanno apparecchiato un tavolo con piatti dorati, bicchieri e tante cose buone da mangiare, per terra invece hanno messo una stuoia. Hanno preparato delle fascette di stoffa con sopra scritto dei nomi di stati: alcuni ricchi e alcuni poveri. Poi ciascuno di noi ha preso una fascetta e in base allo stato che c'era scritto sopra è andato a sedersi sul tavolo ricco o  sulla stuoia. Chi è andato sul tavolo ricco ha trovato un tavolo ben apparecchiato con tante cose da mangiare. Chi invece è andato al tavolo povero ha trovato una stuoia con una banana e un pacchetto di cracker. Abbiamo scoperto che nel mondo ci sono pochi paesi ricchi e tanti poveri. Quindi abbiamo riflettuto sull'importanza di condividere le ricchezze.




Bianca e Luciana ci hanno raccontato che al mercato si vendono tante stoffe colorate che le donne usano per portare i bambini piccoli sulle spalle o come gonna.
Sulle stoffe di solito c'è scritta una frase positiva o un proverbio.

Il cielo di sera era molto ricco di stelle perché lì non c'è la luce elettrica.

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