Stamattina è venuta Orietta, un'archeologa che ci ha fatto fare un laboratorio sull'arte Egizia.
Ci ha spiegato che i pittori egiziani lavoravano in un luogo buio cioè nelle tombe. Per pitturare usavano i pennelli uguali ai nostri solo che la parte di ferro era di corda vegetale.
Gli Egizi per colorare non usavano le tempere, ma usavano delle polverine colorate mischiate nell'acqua; per fare il bianco usavano il bianco d'uovo.
Per fare i colori Orietta ha preso un po' d'acqua ,poi l'ha versata in un bicchiere e infine ha aggiunto i colori che usavano gli egizi e così ha ottenuto il colore desiderato.
Prima di disegnare la scena Orietta ci ha detto che dovevamo fare i quadretti sui nostri pannelli. Dovevano essere 6x6 cm e ci ha detto che gli Egizi, per fare le linee verticali, usavano il piombino: un filo con attaccato alla sua estremità un pezzettino di piombo. Il filo di piombo rimane dritto e faceva fare le linee verticali, perchè il pezzo di piombo lo faceva rimanere dritto.
Noi però non abbiamo potuto fare le righe con il piombino perchè se no ci portava via troppo tempo, quindi le abbiamo fatte con il righello.
Dopo aver disegnato le figure sul pannello abbiamo colorato con i colori che Orietta ci ha preparato aggiungendo dell'acqua.
I pittori egizi disegnavano gli uomini con la faccia di profilo come le gambe e i piedi, invece il corpo è girato dritto. E' una posizione scomodissima! Loro li disegnavano così per far vedere più dettagli possibile.
Gli Egizi, per far capire che gli uomini o gli animali erano distanti al posto che farli più piccoli li mettevano uno sopra l'altro, quindi il dipinto più alto era il più lontano..
I dipinti che abbiamo copiato si trovano al Museo Egizio di Torino e sono stati ritrovati in una tomba.
Questo laboratorio ci ha fatto imparare molte cose sull'arte Egizia. Abbiamo anche imparato che gli Egizi disegnavano e pensavano in modo diverso da noi.
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