mercoledì 9 ottobre 2019

Pittori e scrittori

In questi giorni abbiamo disegnato delle opere d'arte e, ispirandoci ai nostri disegni, abbiamo scritto delle storie.

Il bambino in mezzo alla natura
Un giorno, un bambino si stufò di stare a casa e andò in mezzo alla natura; lì trovò un bellissimo albero e, rivolgendosi a lui, esclamò: “Dev'essere bello vivere in mezzo alla natura come fai tu!”. L'albero allora rispose: “Eh, sì! E' bellissimo!”. Il bambino, a quel punto, pensò un po', poi disse: “Vado a casa, prendo il cuscino e le lenzuola e torno a dormire da te!”. L'albero accettò felice  l'idea del bambino. Quella stessa sera, il bambino e l'albero dormirono insieme.
Gabriele

L'albero dell'amicizia
Un bel giorno, un bambino di nome Luca andò sull'albero dell'amicizia, un posto dove tutti gli animali e le persone vanno per stare tranquilli e per stare a contatto con la natura: era proprio quello che voleva lui. Il giorno dopo, trovò tante persone e tanti animali che stavano prendendo il sole e pensò che quell'albero era molto felice per tutti gli animali e tutte le persone che, in quel momento, erano intorno a lui. Quell'albero e Luca vissero così felici e contenti.
Thomas



L'amicizia
 C'erano una volta, un gruppo di amici che giocava a nascondino. Dopo un po' di tempo che stavano giocando, arrivò un altro bambino che andò dai bambini e chiese: “Posso giocare con voi?”. Gli amici, a quel punto, risposero: “Sì, va bene!”. Ricominciarono così a giocare a nascondino tutti insieme, in un prato pieno di fiori e il bambino fece amicizia con tutti gli altri bambini. Vissero così felici e contenti.
Caterina

 
C'era una volta un bambino di nome Simone che, un giorno, andò a fare una passeggiata al parco. Dopo un po', arrivò una bambina di nome Martina, la quale fece subito amicizia con Simone. Ad un certo punto, scoppiò una tempesta, che buttò giù un albero e costrinse la gente a scappare via e a rifugiarsi in casa. I due amici, invece, rimasero lì, fermi, immobili. Passata la tempesta, tornarono a casa e non raccontarono nulla ai genitori e condivisero per sempre il loro segreto.
Elisa

Tanto tempo fa, in un bosco lontano, posato su una vecchia scala, c 'era un uccellino che, ogni mezzogiorno, suonava il campanile del paese. Due bambini che passavano sempre di lì, davanti a lui, ammiravano gli alberi rosa ed il cielo sfumato di viola, magenta, rosa e celeste. La bambina si chiamava proprio Celeste, come il cielo, e diceva al ragazzo di vedere quell'uccellino suonare il campanile, ma il bambino non le credeva. Un giorno, allora, Celeste corse a prenderlo e lo portò a casa. I due bambini vissero così felici e contenti con l'uccellino della scala.
Asia

C'era una volta un libro che amava le fiabe che una mamma, ogni sera, raccontava a sua figlia Sofia. La bambina non aveva mai aperto quel suo libro che s'intitolava “Le versioni del mare” e, un giorno, decise di provare a leggerlo: parlava di versioni e di mare. Sofia scoprì così che quel libro era bello e non smise più di leggerlo.
Laura


Tanto tempo fa c 'erano due bambini, che vivevano in un mondo scuro: non provavano felicità e non conoscevano i colori, litigavano sempre e si davano spintoni, calci, pugni e schiaffi. Fiori, piante ed alberi erano morti. Quello era il mondo del diavolo. Un giorno, però, trovarono una porta colorata a forma di coniglio. L'aprirono e da lì spuntarono dolci, colori, felicità e tanti animali: Quello era il mondo degli angeli; subito non si sentirono a loro agio, ma decisero di rimanere lì.
Sonia

Un giorno di tanti anni fa nell'anno 1951, un mercante piantò un seme magico in punta ad una collina. Quel seme ora è un albero molto grande e rigoglioso. Un bambino, passando di lì, trovò incontrò un altro bambino e i due fecero amicizia; così accadde a tutti gli abitanti del paese. Tempo dopo, arrivò un affarista, che voleva tagliare quella pianta, ma il bambino si fermò davanti all'albero, difendendolo e scaraventando giù dalla collina quel signore. Un giorno, alcuni uomini tentarono di sradicare l'albero che, a quel punto, fece spuntare dal suo tronco degli occhi, trasformò i suoi rami in braccia e le sue radici in gambe, facendo scappare tutte le persone via impaurite tutte le persone che erano intorno a lui. Nessuno volle più abbattere quell'albero e chi andava da lui era solo per fare amicizia. Fu così che venne chiamato “L'albero dell'amicizia”.
Filippo

C'era una volta una barchetta, che incontrò una balena e un pesce e fecero amicizia. Ad un certo punto, arrivò uno squalo,che mangiò il pesce. La balena e la barchetta piansero, poi si salutarono e la barchetta disse:”Ci vediamo domani”. Mentre la balena nuotava verso casa, si sentì mordere la coda: era lo squalo! Iniziò a nuotare veloce e riuscì a scappare a gambe levate.
Daniel

La bambina in mezzo al prato
Un giorno, una bambina si mise a fare un disegno su un prato, in mezzo ai fiori. Dopo un po', si stancò, smise di disegnare e andò a casa. Il giorno dopo, tornò su quel prato per disegnare e invitò un sua amica ad andare con lei. Insieme cantarono e disegnarono, poi la sua amica andò a casa e lei rimase lì a disegnare, tornò a casa solo dopo un po'. Dopo aver mangiato, andò a dormire e, il giorno seguente, il disegno fu finito.
 Luana 

Delle lettere indimenticabili
Caro diario,
sono ancora io, Maggie, ti devo raccontare del nostro trasloco in campagna e della nuova scuola. Era una domenica mattina, i miei genitori stavano mettendo in ordine ed io... beh..ero turbatissimo per il giorno dopo! In fretta, arrivò quel momento! Già durante la mattinata ero riuscito a farmi ben tre amici: Robert, Tino e Carlos. Suonata la campanella, avevamo tutti e quattro abbastanza tempo per giocare ancora: giocammo a nascondino e così fu ogni giorno. Quando la scuola finì, fummo costretti a salutarci. Una mattina mattina d'estate, mentre eravamo in vacanza, arrivò il postino con tre lettere: una scritta da Robert, l'altra da Tino e la terza da Carlos. Queste lettere sono riuscite ad essere indimenticabili!
Cesare

Le amicizie per un albero
Un giorno Rebecca, una bambina che abitava in un piccolo paese, si svegliò e andò a fare colazione. Dopo, chiese a sua mamma se poteva andare all'albero dell'amicizia. Avuto il permesso, andò e lì trovò una bambina e le chiese: “Come ti chiami?”. La bambina rispose: “Luana”. A quel punto, Luana le propose di andare a fare una passeggiata insieme e Rebecca accettò volentieri. Camminando, si raccontarono la loro vita e così divennero amiche e vissero felici e ciontente.
Cecilia



L'albero dell'amicizia
Un volta esisteva un bellissimo albero. Quest'albero si chiamava “Albero dell'amicizia” e tutti i giorni le formiche, gli uccelli, le papere e gli insetti andavano lì a mangiare perchè una leggenda narrava che, tutti i giorni, passava da quelle parti “Il Santo Uccello Invisibile”, che portava il cibo
a tutti gli animali. Tutti gli uomini cercavano di abbattere quell'albero, ma non ci riuscivano, così ancora oggi tutti gli animali vanno lì a cercare cibo.
Giorgio


L'albero dei quattro fiori
C'erano una volta due bambini, che in classe litigavano sempre. Un giorno, andando in mensa, videro un albero in riva al mare che aveva i fiori diversi da quelli degli altri alberi. A quel punto, un bambino invitò un altro bambino ad andare a vedere quell'albero. Da quel giorno i due bambini divennero amici e insieme condivisero tantissime cose.
Giorgiana


















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